Didattica

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA, DIDATTICA, ORGANIZZATIVA

Il curricolo

Nella Legge 12 febbraio 1998 n.21 (Norme generali sull’istruzione) e nei documenti programmatici attualmente in vigore, vengono indicate le finalità della scuola sammarinese. Essa è chiamata a:

  • promuovere, in collaborazione con la famiglia e gli altri soggetti con funzioni educative, “la crescita della persona e lo sviluppo delle sue capacità e attitudini” per favorire un “inserimento attivo e responsabile nella società”;
  • assicurare il successo scolastico di tutti gli studenti, con particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio;
  • offrire ad ogni persona una preparazione culturale di base e l’acquisizione delle competenze indispensabili per poter affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri;
  • insegnare allo studente le regole del vivere e del convivere, attraverso la proposta di forme di convivenza civile e democratica.

Il progetto culturale ed educativo della Scuola Elementare è delineato nei Programmi approvati con la Delibera del Congresso di Stato n.3 del 16 luglio 1987 e integrati successivamente con le indicazioni didattiche e pedagogiche contenute nella proposta di “Curricolo verticale per l’insegnamento della Lingua Inglese” (Decreto 1° luglio 2005 n.98), con il “Curricolo verticale di alfabetizzazione informatica” (Decreto 2 marzo 2006 n.53) e con le “Indicazioni curricolari per un nuovo sapere della scuola elementare” (Decreto 15 marzo 2006 n.57).

I Programmi citati affidano alla Scuola Elementare i seguenti compiti:

  • promuovere l’acquisizione degli strumenti culturali di base;
  • promuovere l’acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggi ed un primo livello di padronanza dei quadri concettuali, delle abilità, delle modalità di indagine essenziali alla comprensione del mondo umano, naturale e artificiale;
  • aiutare il bambino a sviluppare, attraverso gli alfabeti delle discipline, il pensiero riflessivo e critico, potenziando nel contempo creatività, divergenza e autonomia di giudizio, sulla base di un adeguato equilibrio affettivo e sociale e di una positiva immagine di sé;
  • fornire all’alunno metodi e strumenti perché sia in grado autonomamente di imparare ad apprendere;
  • favorire nel bambino la cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente;
  • sostenere l’alunno nel suo inserimento attivo nel mondo delle relazioni interpersonali, sulla base dell’accettazione e del rispetto dell’altro, del dialogo, della partecipazione al bene comune;
  • aiutare il bambino a superare i punti di vista egocentrici e soggettivi, così come ogni giudizio sommario che privilegi in maniera esclusiva un punto di vista e un gruppo sociale a scapito di altri.

La progettazione didattica

“All’inizio dell’anno scolastico i docenti, valutati i livelli di partenza degli alunni, in rapporto agli specifici obiettivi didattici fissati nel piano di studio, predispongono una programmazione curricolare, al fine di costruire una programmazione didattica da attuarsi per classi o per plesso a seconda della specificità di ciascun ciclo scolastico, tenendo conto delle opportunità offerte dall’autonomia didattica prevista nella presente legge.
La programmazione viene valutata collegialmente dai docenti nel Consiglio di Classe o di Plesso e, per le parti di loro competenza dagli altri organismi collegiali interessati e, una volta definita, viene sottoposta all’assemblea dei genitori e resa pubblica.
La programmazione è periodicamente sottoposta a verifiche, adeguamenti, integrazioni e correzioni, in rapporto all’andamento dell’attività didattica.”

(Legge 12 febbraio 1998 n.21, articolo 22, commi 4-6)

 

PROGRAMMAZIONE SCUOLA ELEMENTARE CLASSE PRIMA
PROGRAMMAZIONE SCUOLA ELEMENTARE CLASSE SECONDA
PROGRAMMAZIONE SCUOLA ELEMENTARE CLASSE TERZA
PROGRAMMAZIONE SCUOLA ELEMENTARE CLASSE QUARTA
PROGRAMMAZIONE SCUOLA ELEMENTARE CLASSE QUINTA

 

 

Nella programmazione di plesso, che gli insegnanti della Scuola Elementare elaborano nei mesi di settembre e ottobre, vengono assunte decisioni in merito agli aspetti descritti di seguito.

Progetti e laboratori di plesso
Ogni anno vengono individuati dagli insegnanti particolari progetti che coinvolgono tutti gli alunni del plesso, da realizzare privilegiando attività di ricerca e didattiche laboratoriali. Gli alunni spesso partecipano a queste esperienze formative suddivisi in gruppi misti (per classi parallele, per cicli, per gruppi eterogenei dalla prima alla quinta classe), nell’intento di favorire la socializzazione ed uno scambio proficuo di competenze. Le tematiche più frequentemente coinvolte nei progetti sono:

  • educazione alla salute e alimentare;
  • educazione ambientale;
  • educazione all’affettività e ai rapporti interpersonali;
  • educazione alla cittadinanza attiva;
  • educazione stradale;
  • educazione all’uso critico dei media;
  • promozione della lettura;
  • educazione all’immagine;
  • educazione al suono e alla musica.

I progetti di plesso, concepiti come ampliamento dell’offerta formativa, vengono realizzati utilizzando risorse interne ed esterne (agenzie educative del territorio, enti ed uffici pubblici).

Momenti comunitari (assemblea)
Sono attività che si svolgono con cadenza settimanale, bimensile o mensile, durante i quali gli alunni di tutto il plesso si ritrovano per prendere decisioni sulla vita scolastica, risolvere eventuali problematiche, illustrare esperienze particolari svolte da una classe, cantare, … Si tratta di momenti particolarmente preziosi volti a far sentire ogni bambino parte di una comunità educante e trasmettere prassi e regole della convivenza e della partecipazione democratica.

Momenti ricreativi
Le ricreazioni sono momenti molto attesi dai bambini: un tempo utile per socializzare, divertirsi ed imparare. Il gioco ha un ruolo cruciale nello sviluppo delle abilità di comunicazione, nell’educazione al rispetto di regole condivise, nell’elaborazione di strategie adatte ai diversi contesti. Durante i momenti ricreativi la scuola si propone il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • partecipare ad un gioco collettivo rispettando indicazioni e regole;
  • interagire con i compagni in modo corretto durante il gioco;
  • partecipare al gioco anche se non è quello preferito;
  • accettare in un gioco competitivo la sconfitta;
  • risolvere in maniera costruttiva e non violenta i conflitti;
  • sviluppare atteggiamenti di accoglienza e di non esclusione dei compagni;
  • giocare tenendo presente le proprie e le altrui caratteristiche;
  • cogliere nelle azioni di gioco il punto di vista dei compagni e degli avversari, per lo sviluppo di atteggiamenti di fair play;
  • avere cura dei materiali ludici e riordinarli al termine della ricreazione.

Nella programmazione di plesso vengono esplicitate le modalità in cui è organizzata la ricreazione, le giornate in cui vi sono attività strutturate definite dai docenti e quelle in cui gli alunni decidono liberamente i giochi che intendono effettuare, i gruppi in cui sono suddivisi i bambini, gli spazi e i materiali utilizzati, le regole che vengono fissate, i compiti degli insegnanti.

La refezione
Anche il momento del pranzo è un tempo educativo, utile ad apprendere sane abitudini alimentari e le regole di un corretto comportamento a tavola. Va organizzato in modo da incentivare anche la socializzazione con compagni di altre classi. Gli obiettivi che ci si propone sono i seguenti:

  • riflettere e prendere consapevolezza delle proprie abitudini alimentari;
  • conoscere le diverse tipologie degli alimenti e le relative funzioni nutrizionali;
  • conoscere i principali errori alimentari e i problemi connessi con gli squilibri alimentari;
  • comprendere l’importanza di un’alimentazione varia;
  • ampliare la gamma dei cibi assunti (educazione al gusto);
  • individuare le regole di un corretto comportamento a tavola, sulla base della conoscenza dell’incidenza dei diversi comportamenti sui processi digestivi.

Durante la programmazione di plesso i docenti stabiliscono come organizzare la distribuzione degli alunni e degli insegnanti nei tavoli, eventuali compiti dei bambini durante il pranzo (capotavola, aiuto nella distribuzione delle vivande, …) e individuano strategie per favorire un clima sereno.